CMS dei siti web, sempre più WordPress
di Denis Baruffaldi
di Denis Baruffaldi
CMS (Content Management System), questo termine entra prima o poi nel vocabolario quotidiano di chi ha un sito web, non solo di chi li produce.
I CMS sono migliaia e sono anche molto diversi tra loro, nascono e spariscono con velocità sorprendente senza che nessuno ci faccia caso, o quasi.
Mettiamo il caso che tu, imprenditore, abbia commissionato ad una agenzia un sito web per la tua azienda coinvolgendo nella sua realizzazione varie figure all’interno del tuo staff. Ti stai preparando ad un lavoro gravoso ed importante: quello di produrre insieme alla tua web agency una vetrina digitale che ti rappresenti e che aiuti il tuo business nei successivi 3-5 anni.
Tutto procede e finalmente il sito è online, favoloso! C’è però una dettaglio che non ti piace, un dettaglio che vorresti migliorare; poi vorresti anche integrare il sito con quella nuova funzione che hai scoperto sul sito di un competitor ma – aspetta – la tua web agency ti dice che non si può fare, oppure sì; si potrebbe fare ma purtroppo si è licenziato proprio ieri il programmatore che aveva sviluppato il CMS ed ora non sanno a chi farlo fare e come si fa.
Improvvisamente il CMS irrompe nei tuoi incubi peggiori. Come evitare che succeda?
Il CMS da utilizzare per il sito web è un dettaglio che di solito si lascia all’agenzia, inconsapevoli dei problemi che questo può generare in prosieguo. Vediamone alcuni:
Pensate abbia esagerato? Credetemi sono solo alcuni esempi dei problemi che possono nascere e crescere sottovalutando il tema CMS. Ma se per un cliente è così importante scegliere il CMS giusto per chi fa siti non dovrebbe essere lo stesso?
Assolutamente sì!
Proprio qualche giorno fa ci siamo trovati a fare valutazioni sull’attualità della piattaforma CMS utilizzata e sui futuri sviluppi collegando le informazioni sul tavolo con quanto fatto, allo stesso modo, quattro anni prima. Come “Digital Company” PRISMI S.p.A. ha l’imperativo di progettare e realizzare i siti web esteticamente e funzionalmente migliori possibile per migliaia di clienti ogni anno e questo ci costringe a ricercare soluzioni altamente performanti, ma anche sufficientemente conosciute dal mondo tecnico da garantirci di trovare sempre competenze pronte a realizzarle.
Consideriamo fattori come la velocità di realizzazione e di modifica, la disponibilità di moduli funzionali pronti per rispondere a richieste di personalizzazione, la sicurezza agli attacchi informatici, il livello di diffusione nel mondo delle community tecniche, la reperibilità sul mercato del lavoro di soggetti competenti.
Per comprendere meglio lo scenario dei CMS ci viene in aiuto un software, Wappalizer, che rileva tra le altre cose i CMS utilizzati dai siti che visitiamo e fornendo quindi un’indicazione attendibile sulla penetrazione di mercato delle varie piattaforme.
Nel 2014 la situazione era questa:
Nel 2018 è invece questa:
WordPress domina salendo dal 61% al 78% in 4 anni, Joomla è crollato al 7% dal 15% mentre Drupal si attesta ad un 5,5%, poco al disotto del valore precedente.
La scelta è stata ben ponderata ma tutto sommato facile: confermare WordPress come base per i siti web ha significato garantire al cliente una flessibilità realizzativa senza pari, infinite competenze sul mercato ed un livello altissimo di affidabilità nel tempo. Ma non ci siamo limitati a questo perchè il CMS di base verrà anche ottimizzato e migliorato per garantire performance eccellenti dal punto di vista realizzativo e SEO.
Non è tutto. All’interno del gruppo PRISMI infatti, oltre a WordPress, viene utilizzato anche Drupal nell’ambito di progetti custom o per la pubblica amministrazione. Ebbene, considerati entrambi i CMS, il gruppo PRISMI dispone oggi di competenze e tecnologie interne per lavorare su oltre l’80% dei siti web esistenti. Certo che possiamo ancora migliorare ma ci pare che il punto di partenza sia buono!