I social network, da sempre, con la loro semplicità di utilizzo, cercano di spingere gli utenti a far ricorso, in autonomia a utilizzare i loro strumenti di promozione pubblicitaria.
Ma è davvero così? In questo articolo vedremo, analizzando in concreto il processo di gestione di una campagna Facebook, che questo principio è vero solo in piccola parte.
La verità è che, soprattutto se non ti sei mai cimentato in questo genere di attività, affidarti al fai-da-te può rivelare spiacevoli sorprese. E questo sia perché ci vuole una grande quantità di tempo per apprendere le logiche di funzionamento delle piattaforme, ma anche perché vuoi avere, fin da subito, una buona resa dell’investimento.
Ma andiamo con ordine, partendo dal processo che porta alla realizzazione di campagne del social media fondato da Mark Zuckerberg, la sezione di Meta chiamata Inserzioni di Facebook, a sua volta sottoinsieme di Facebook for Business, un ecosistema che si compone di un’audience mondiale di 2 miliardi di persone che oggi usano il social network.
1. L’individuazione degli obiettivi
Il primo passo sarà definire il goal (o l’obiettivo) della tua campagna e, già in questa fase, senza un adeguato supporto si rischia di non trovare così facilmente il bersaglio più corretto. Una figura esperta potrà, invece, aiutarti a mettere in atto la giusta focalizzazione sul risultato che intendi raggiungere.
Il tutto diventa ancora più complesso se, come spesso accade, l’obiettivo di una campagna non è univoco, ma si articola su vari aspetti che coinvolgono, per esempio la notorietà del tuo brand e, allo stesso tempo, la generazione di nuovi contatti assieme all’aumento del traffico sui tuoi contenuti, tanto per citare i più comuni.
Comprendere le caratteristiche di questi aspetti funzionali al goal può rivelarsi un’operazione non banale che soltanto una figura esperta può effettuare, fornendo al tuo business risultati di carattere professionale che consentano di procedere in maniera chiara e ben indirizzata nei passaggi successivi.
2. Comprendi il tuo target
Lo stesso principio si può applicare in maniera omologa al nuovo step del processo: quello che ti condurrà alla comprensione del tuo pubblico, tenendo conto del fatto che la tua campagna risulterà efficace in maniera direttamente proporzionale al modo in cui sarai in grado di tenere in considerazione le motivazioni delle persone che cerchi di raggiungere e ciò che comporta nel conoscere i loro interessi, i loro comportamenti e i loro dati demografici.
Per far sì che gli elementi della tua campagna vengano mostrati automaticamente alle persone che potrebbero trovarli pertinenti e interessanti, la piattaforma consente di raffinare ulteriormente la pubblicazione dell’inserzione con tre strumenti di selezione del tuo pubblico.
In termini molto generali potrai individuare tre tipologie: il pubblico chiave, definito, per esempio, in base a criteri come età, interessi, area geografica. Oppure dovrai attuare una strategia ad hoc per il tuo pubblico cosiddetto personalizzato, quello che, cioè, ha già interagito con la tua realtà commerciale, sia online che nel mondo fisico. Oppure, infine, ti troverai di fronte il pubblico simile, i cui interessi sono comparabili con quelli dei tuoi clienti migliori.
Per lo svolgimento di tali operazioni, Facebook mette a disposizione Audience Insight, uno strumento analitico che fornisce informazioni aggregate su due gruppi di persone – quelle connesse alla tua Pagina e quelle su Facebook, in generale – in modo da poter creare contenuti che abbiano una certa risonanza, e trovare facilmente altre persone come quelle del tuo pubblico attuale.
Questo strumento può sembrare facile all’apparenza, ma se l’analisi che vuoi effettuare vuol essere articolata e se non vuoi correre il rischio di arrivare a risultati errati avrai bisogno di dovrai una figura che conosca i tuoi obiettivi per poter raggiungere il pubblico più adeguato alle tue esigenze.
3. Decidi dove investire
Arrivato a questo punto potrai considerarti vicino alla metà dell’opera, quando cioè – dopo aver definito obiettivi e target – arriverà il momento di decidere dove fare la tua pubblicità coinvolgendo tutte o in parte le varie piattaforme del social (la stessa Facebook, ma anche Instagram, il FB Messenger o Audience Network) e se usare principalmente, a seconda dei casi, video, immagini o testo.
In questa fase, oltre ad avvalerti di un Social Media Manager che possa illustrarti le caratteristiche dei vari impatti che una campagna potrà avere sui differenti canali, il consiglio è di appoggiarti a una o più figure grafiche e che si occupano di copywriting/giornalismo con le quali lavorare alla realizzazione dei vari contenuti miscelando gli elementi che li dovranno comporre in maniera equilibrata. E, naturalmente, di successo.
Nel meccanismo per la gestione della campagna, dovrai affrontare ancora due passaggi, uno dei quali è probabilmente il più delicato, poiché riguarda la vera e propria pianificazione che ha il suo fulcro nella definizione del budget.
4. Definizione del budget
Prima di effettuare la valutazione economica – almeno le prime volte – rivolgiti a un esperto di marketing che ti possa aiutare a individuare il corretto budget giornaliero o totale, e il periodo di tempo durante il quale desideri pubblicare le tue inserzioni. Definire in maniera corretta questi vincoli farà in modo che tu non spenda mai più di quanto vuoi.
Dopo aver sciolto ogni dubbio, potrai fissare l’importo che avrai valutato essere più corretto e procedere con l’invio dell’inserzione, la quale verrà inserita in un flusso di aste pubblicitarie, grazie alle quali verrà mostrata alle persone giuste.
5. Analizza i risultati
Seguendo la regola aurea secondo cui non ci possa mai essere una buona gestione se non accompagnata da una corretta misurazione ex post, dopo aver lanciato la tua campagna occupati di misurarne le performance. Grazie all’esame delle metriche e ai risultati dei vari test che avrai effettuato potrai apportare le modifiche necessarie.
A questo scopo, Meta/Facebook ti mette a disposizione strumenti dedicati molto efficaci, i quali, tuttavia, necessitano di essere appresi e compresi a dovere, il che rende lo svolgere queste attività in totale autonomia, da autodidatta, non esattamente alla portata di tutti.
Pertanto, diciamo noi, metti in cantiere l’ipotesi di dedicare un po’ di tempo a capire il suo funzionamento e la sua logica con l’aiuto di un data scientist o, comunque, di una figura che sia in grado di impostare le metriche e di leggere i risultati traducendoli, poi, in validi suggerimenti per il decision making.
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