Hai investito tempo e denaro per realizzare il migliore dei siti possibili? Sappi che se ciò che hai creato non comparirà nelle prime pagine della SERP (Search Engine Results Page) – l’elenco dei risultati che Google dà in risposta alle ricerche degli utenti – i tuoi sforzi saranno, molto probabilmente, vani.
Questo perché oltre il 90% del traffico online è organico, cioè deriva da una query (o ricerca) su Google, a fronte di una quota minima di traffico diretto, quello che il tuo sito ottiene quando l’utente vi accede digitando l’indirizzo all’interno della barra del browser.
Restando in materia di dati, oggi, in tutto il mondo, il search engine di Mountain View (quartier generale di Google) elabora oltre 50 mila ricerche al secondo, per un totale di più di 4 miliardi di ricerche al giorno e 1.500 miliardi di ricerche all’anno. Questa mole incredibile di dati si concentra tutta nella prima pagina delle ricerche, perché nove utenti su dieci non accedono mai alla seconda pagina e oltre il 30% dei navigatori si limita a cliccare sul primo risultato.
Ma che cosa significa tutto ciò in termini pratici? Una cosa soltanto: che il tuo obiettivo primario sarà di vedere il tuo sito nelle prime occorrenze delle SERP. Un posizionamento nelle pagine successive alla prima sarebbe un risultato pressoché inutile.
Per evitare sforzi sterili e risultati spiacevoli, segui con attenzione le regole che troverai di seguito, ricordando che al fai-da-te è sempre preferibile rivolgersi a un team di professionisti che conosca bene le best practice di tutte le attività da svolgere.
1. Non trascurare una buona SEO tecnica
La Search Engine Optimization (SEO) è l’insieme delle tecniche che permetteranno al tuo sito di poggiare su un impianto fatto di “fondamenta” solide, cioè ben strutturato e organizzato da un punto di vista tecnico in cartelle, sottocartelle, file e pagine con alla base una mappa del sito – la cosiddetta Sitemap – riassunta in un file che contenga tutte le informazioni sugli elementi che costituiscono il tuo sito e le loro correlazioni, delineate in maniera corretta.
Restando nella metafora edilizia, anche l’insieme delle pareti che completeranno quell’edificio virtuale che è il tuo sito, dovranno essere “alzate” senza errori, cioè con un codice sorgente e con un insieme inappuntabile di tag, meta-tag, meta-title, meta-description e link.
2. Concentrati sulle parole-chiave e sui contenuti
Il passo successivo nel processo che porterà il tuo sito a essere ben indicizzato riguarda le parole-chiave o keywords.
Prima di tutto dovrai trovare quelle più cercate dagli utenti rispetto ai settori a cui appartiene la tua attività e, una volta individuate, dovrai utilizzarle nei contenuti del tuo sito in maniera diffusa ed equilibrata.
Ma attenzione: se procederei in modo approssimativo, finendo per disseminarle in maniera non corretta, gli algoritmi se ne accorgeranno e penalizzeranno il posizionamento del tuo sito.
Dovrai fare particolare attenzione sia alla coerenza tra le keywords scelte e i temi-chiave del tuo sito sia alla loro presenza all’interno dei contenuti, che dovranno dimostrare un elevato livello di originalità, di esaustività, di approfondimento e di scrittura professionale. Non dimenticare, poi, di arricchire i tuoi testi di immagini e di contenuti multimediali – in fondo, è proprio questo che gli utenti si aspettano di trovare quando navigano sul web.
Dovrai inoltre imparare a leggere le metriche analitiche che rivelano l’andamento dei contenuti pubblicati e spingere, con la produzione di nuovi articoli, i topic che hanno ottenuto il gradimento del pubblico, così come comprendere le ragioni per cui alcuni contenuti non hanno invece ottenuto le visualizzazioni che speravi.
Infine, la freschezza. Google premia i siti che si caratterizzano per un’elevata frequenza di pubblicazione dei contenuti; perciò, dovrai far sì che la tua attività di produzione sia supportata da un piano editoriale adeguato.
3. Velocità, leggerezza, usabilità generale
Assicurarti che il tuo sito sia veloce, leggero e facilmente navigabile in ogni sua sezione è un altro caposaldo fondamentale della cosiddetta user experience. Per raggiungere il tuo obiettivo, dovrai, verosimilmente, fare ricorso a figure competenti che sappiano padroneggiare gli strumenti a disposizione per ottimizzare tali parametri.
Lo stesso vale quando occorrerà rendere il tuo sito mobile friendly e responsive, ovvero formato da pagine in grado di adattare automaticamente il loro aspetto alle dimensioni e alle caratteristiche del dispositivo utilizzato dall’utente.
4. Sfrutta i link a tuo favore
Quanto più il tuo sito sarà linkato da altre pagine web, tanto più la sua autorevolezza crescerà e verrà premiata dai motori di ricerca.
Questa strategia, chiamata link building, racchiude in sé tutte quelle tecniche che ti agevoleranno nel far comparire la tua property sui siti dei tuoi partner o all’interno di directory, portali e, ovviamente, sui social media.
5. Tra social engagement e strategie Pay
A proposito di social, quando deciderai di mettere in atto azioni di seeding – cioè vorrai “seminare” i tuoi contenuti su queste piattaforme – dovrai essere consapevole di un potenziale rischio. I risultati che otterrai potrebbero essere rapidi ma poco precisi, dal momento che la visualizzazione di un post social è, spesso, un’esperienza passiva. Gli utenti potrebbero infatti essere facilmente distratti, non focalizzati su quanto stanno osservando e quindi non prestare l’attenzione sperata, non diversamente da quanto avviene con gli spot televisivi o con la cartellonistica stradale.
Quando tutti i passaggi descritti finora saranno stati completati e il tuo sito avrà tutte le carte in regola per apparire il più in alto possibile nella SERP, potrai avviare un’ulteriore fase del processo: quella che riguarda le campagne a pagamento. Potrai così sponsorizzare i contenuti, le pagine e le sezioni del tuo sito con un meccanismo che prevede che la loro comparsa nei risultati venga stabilito dal servizio di sponsored link sulla base di criteri definiti dal network pubblicitario del search engine o del social media che sta alle sue spalle.
In questo modo, riuscirai a far conoscere la tua attività a un pubblico sempre più vasto e ad attrarre traffico targettizzato in base alle sue azioni.
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