I social network sono uno strumento molto importante con un enorme potenziale per le PMI e per i liberi professionisti in quanto permettono di far conoscere il proprio brand e coltivare anche relazioni importanti per i propri clienti ma anche con i potenziali tali.
Non è sufficiente però aprire un account e sperare che la pubblicazione di qualche post random porti i risultati desiderati, bensì bisogna elaborare una accurata strategia di content marketing.
In content marketing consiste nella creazione di contenuti di valore per il target di riferimento con l’obiettivo di attirare, coinvolgere e creare una relazione con l’audience. Per raggiungere questo scopo è quindi importante offrire sempre contenuti nuovi e che siano anche in linea con le aspettative in modo da arrivare ad aumentare le conversioni ma anche fidelizzare i clienti già esistenti.
È importante quindi, prima di iniziare a postare, iniziare da attività quali analisi, pianificazione e sviluppo dei contenuti per procedere poi alla diffusione.
Tali scelte, ovviamente, dipendono dalla tipologia di attività e dal target di riferimento.
Linkedin, come anche tutti gli altri social network, è una vetrina e quindi una opportunità per mostrare il proprio marchio, promuovere i valori aziendali e quindi coltivare i rapporti con i propri follower, acquisirne di nuovi e generare anche traffico sul proprio sito web e promuovere così sia i propri prodotti e/o servizi.
La maggior parte degli utenti su Linkedin sono proprio alla ricerca di nuovi contenuti che permetta loro di informarsi e confrontarsi e quindi da qui dovrebbe partire la scelta degli argomenti da pubblicare che devono essere educativi e informativi.
Ecco, quindi, i 6 step principali per costruire una content social media strategy su Linkedin.
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Delineare il target di riferimento
La risposta a cui si deve rispondere è chi si vuole attrarre sulla propria pagina aziendale e da qui capire anche gli argomenti a cui l’utente ideale è maggiormente interessato in modo da stimolare l’interazione e, perché no, anche la condivisione.
In questo frangente è utile anche monitorare cosa postano i competitor proprio per comprendere le esigenze degli utenti e creare dei contenuti originali ma in linea con le loro aspettative.
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Delineare gli obiettivi
Stabilire gli obiettivi da raggiungere sono decisamente il secondo passo per delineare una strategia vincente. In base a ciascun obiettivo, infatti, corrispondono contenuti, messaggi… e che permettono anche di rendere efficace la strategia di comunicazione adottata.
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Definire le metriche
Le metriche da prendere in considerazione dipendono soprattutto dagli obiettivi che ci si è prefissati ma sono importanti in quanto permettono di analizzare i risultati raggiunti e migliorare di pari passo le performance della strategia di marketing.
- Alcune metriche permettono di misurare la notorietà e permettono di analizzare il numero degli utenti raggiunti nel periodo di riferimento ma anche le visualizzazioni della pagina, le impression, le visite al sito web…
- Si può anche misurare l’engagement e quindi quanti utenti sono effettivamente coinvolti dai contenuti pubblicati. In questo caso andranno analizzati i commenti, le reazioni, le condivisioni dei post, ma anche le pagine visitate del proprio sito web, il tempo di permanenza sul sito e la frequenza di “rimbalzo” che permettono anche di verificare l’efficacia o meno di un contenuto.
- Infine, ci si può affidare alle metriche che permettono di misurare le conversioni in modo da determinare quanti utenti hanno effettivamente acquistato i prodotti o servizi offerti. In questo caso sono utili da analizzare le vendite, le richieste di preventivo o anche solo la richiesta di contatto.
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Delineare la strategia editoriale
Il piano editoriale in primis consiste in una strategia che include gli obiettivi, la definizione dei post organici e sponsorizzati, la grafica da utilizzare, ma anche le risorse che si occuperanno della creazione dei contenuti e del monitoraggio dell’andamento degli stessi.
Anche il calendario editoriale è importante e include la lista dei contenuti da pubblicare con le relative date. È anche utile, per una maggiore organizzazione delle pubblicazioni, suddividerle in macro-argomenti in modo da creare dei veri e propri appuntamenti con cadenza specifica in cui approfondire una determinata tematica.
Per quanto riguarda la frequenza di pubblicazione bisogna tenere in considerazione il proprio target di riferimento e cercare il giusto compromesso dall’essere troppo frequente e quindi un risultato controproducente, o anche troppo poco. Per quanto concerne gli orari e i giorni di pubblicazione, devono essere stabiliti dopo aver analizzato gli insight e adeguarsi dopo svariati tentativi per capire la modalità più appropriata. Da non dimenticare che, essendo Linkedin un social professionale, gli utenti tenderanno ad essere maggiormente attivi negli orari e nei giorni di lavoro.
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I contenuti giusti
La scelta dei contenuti è sicuramente strategica per attrarre gli utenti e coinvolgerli in maniera diretta nel proprio marchio. L’importante è che siano contenuti che offrano informazioni rilevanti e di qualità, indipendentemente dalla tipologia che si sceglie. Si può optare per la condivisione di un articolo con relativo commento, la promozione di un evento, un video, un case study, un articolo scritto di mano propria e ripostato dal proprio blog aziendale, un sondaggio… L’importante è comunque attrarre l’attenzione degli utenti e coinvolgerli in maniera attiva.
Il testo (e quindi il contenuto) rimane una parte importante, ma anche le immagini non sono da sottovalutare in quanto permettono di catturare l’attenzione. Il video poi rimane uno dei modi più efficaci non solo per attrarre l’attenzione, ma di coinvolgere gli utenti mentre li si informa, permettendo così di creare anche connessioni personali e umane.
Bisogna sempre fare attenzione a non cadere mai nella trappola dell’autoreferenzialità in maniera troppo spiccata. Va bene parlare dei propri successi, ma la pagina Linkedin non dovrebbe diventare una bacheca dove mostrare i propri successi e meriti perché si finirà inesorabilmente a perdere ben presto l’interesse delle persone.
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La misurazione dei risultati
Ora è il momento di analizzare le metriche che si è deciso di prendere come riferimento e che permettono di confermare il target di riferimento ma anche verificare l’engagement raggiunto e l’efficacia della strategia messa in atto in modo da modificarla se non soddisfacente.
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