Google Core Web Vitals and Page Experience
Che cosa cambia nei fattori di posizionamento SEO e che cosa fare per non perdere posizioni nella ricerca.
Che cosa cambia nei fattori di posizionamento SEO e che cosa fare per non perdere posizioni nella ricerca.
Google rilascia aggiornamenti di frequente, ma alcuni sono più significativi di altri: i cosiddetti Core Update.
L’azienda di Mountain View ha annunciato alcuni importanti cambiamenti dell’algoritmo già circa un anno fa, il 28 maggio 2020, facendo seguire altri due annunci a novembre 2020 e ad aprile 2021, rivelando man mano quali sarebbero state le novità più significative del nuovo quadro.
Quando ci confrontiamo con il motore di ricerca dovremmo sempre considerare che ci sono più esigenze in gioco: quelle degli utenti, quelle delle aziende e quelle del motore di ricerca stesso.
Google quindi pensa agli aggiornamenti in modo tale da portare benefici:
agli utenti: fornendo risultati pertinenti con le ricerche di chi si affida al web per le proprie esigenze;
alle aziende: portando traffico di qualità ai siti delle imprese che rispecchiano i criteri delle ricerche;
per sé: fornendo a chi cerca, o viene cercato, un’esperienza fluida e semplice, che soddisfi entrambi.
Può succedere però che le esigenze in gioco non siano in equilibrio fra di loro, e questo è proprio uno di quei casi. Il nuovo aggiornamento andrà a consolidare ulteriormente il trend storico di Google, che mette gli utenti in una posizione di maggior rilievo rispetto alle imprese.
Il motore di ricerca sta cercando da tempo di approfondire la capacità del suo algoritmo di coniugare i contenuti più rilevanti con le pagine, e i siti, che offrono la migliore esperienza di navigazione.
Non c’è ancora una data precisa di lancio per il nuovo algoritmo Google, tuttavia la nota ufficiale parla di metà giugno 2021 per l’inizio delle operazioni, che dovrebbero essere completate entro la fine di agosto.
Come altri Core Update, andrà ad incidere a livello di dominio più che di singole pagine, e come vedremo i cambiamenti riguarderanno più il sito che i suoi contenuti.
Google ha consolidato negli anni il lavoro sui contenuti e proprio su questo tema, per chi ha lavorato bene, sono arrivate diverse conferme. I contenuti avranno ancora la priorità e la metrica di riferimento sarà sempre quella legata all’acronimo E.A.T.: Expertise (Competenza), Authority (Autorevolezza), Trust (Affidabilità).
Pubblicare contenuti rilevanti, utili e attendibili per rispondere alle esigenze degli utenti è ancora il modo migliore per ottenere un buon punteggio.
Un aggiornamento di questa portata rappresenta una grande opportunità per migliorare il proprio posizionamento rispetto a concorrenti meno aggiornati, o un grande rischio di finire più in basso nei risultati di ricerca.
La direttiva principale su cui si concentreranno i nuovi fattori di posizionamento sarà la qualità dell’esperienza di navigazione degli utenti. Google ha definito cinque parametri principali sui quali l’algoritmo stabilirà la qualità dell’esperienza sul vostro sito.
Insieme ai contenuti, questi parametri incideranno significativamente sulla possibilità che Google possa proporre il vostro sito invece di quello di un competitor:
Questi parametri non sono del tutto nuovi, infatti sono entrati nell’universo dei fattori di posizionamento da tempo.
Quello che cambierà sarà il peso di questi parametri, che andranno a formare un indice di qualità che avrà anche un altro scopo oltre a quello di incidere sul posizionamento: servirà infatti per assegnare un distintivo di qualità, visibile pubblicamente, che Google assegnerà al vostro sito web. Una sorta di recensione dell’esperienza di navigazione sulle vostre pagine.