Piano Editoriale Social: è cosa buona e giusta!

Piano Editoriale Social: è cosa buona e giusta!

Quando si tratta di Social talvolta si pensa che l’improvvisazione vinca sempre, come se la programmazione fosse nemica della freschezza dei contenuti e quindi della potenziale interazione che essi genereranno.

Spoiler alert: questo non è vero. Ora vediamo insieme perché.

Prima ancora di capire come strutturarlo per i tuoi social network, ecco perché dovresti considerare di stilare un piano editoriale completo: canali, frequenza di pubblicazione, registro, linee guida di moderazione, insight, competitor. Tutto, ma proprio tutto.

PED

Sogni di realizzare il tuo progetto digitale?

 

 

Perché redigere un Piano Editoriale

Dai, chiamiamolo come gli addetti ai lavori: PED.

Allora, il PED, prima di tutto, è quella calendarizzazione dei contenuti che sia in linea con il tuo brand, la tua mission, i tuoi obiettivi e il tuo target di utenti. Detta così può sembrare un po’ complicato, ma in fondo non lo è se tieni sempre a mente alcuni punti fermi da cui partire.

È fondamentale dotarsi di un PED per avere sempre una visione completa e consapevole di ciò che comunichi, sfruttando questi contenuti per farti conoscere, ottenere visibilità e incontrare nuovi contatti interessati a te.

Da dove si comincia? Dai tuoi punti fermi, dicevamo. Non si improvvisa.

I punti fermi

Se anche sei perso in una giungla di post-it e annoti appunti anche sulla tovaglietta di carta dei ristoranti, ricorda che ciò da cui dovrai partire è qualcosa che conosci bene: la tua attività.

  • Mission e brand: di cosa ti occupi? Che cosa fa o produce la tua impresa? Cosa la differenzia da tutte le altre? Perché hai scelto di essere l’imprenditore che sei? Ogni azienda, anche la più piccola, porta con sé degli elementi di unicità che la contraddistinguono da tutte le altre. Annotali (per ora anche su un post-it, ok), scrivili e riscrivili, espandi, poi semplifica, rigirali fra le mani finché, leggendoli, non sentirai di avere realmente descritto la tua professione.
  • Target e canali: chi sono i tuoi clienti? Quale età hanno? A quale genere appartengono? E soprattutto: a partire da questo profilo, quali canali frequentano? Quali sono gli argomenti che trovano più interessanti? Quali sono le loro aspettative e i loro timori? Conoscere il tuo target è necessario per non disperdere energie laddove non troverai contatti utili, creando contenuti che siano per loro congeniali.
  • Tono di Voce: quale registro adottare in funzione dei tuoi interlocutori e dei “luoghi” che frequentano? Settare il tono di voce è davvero importante per parlare la lingua del tuo target e creare empatia con i tuoi contatti. Chi vuoi essere? Un giullare, un eroe, un fuorilegge o un caregiver? Anche i Social possono essere il tuo palcoscenico per raccontare la tua storia. Per approfondire questo argomento potresti leggere questo articolo.
  • Competitor: cosa fanno i tuoi competitor là fuori? Osservare il loro comportamento potrebbe fornirti idee da mettere in atto nella tua strategia di posizionamento, ma anche di value proposition. Ad esempio, potresti scoprire che – a parità di prodotto o servizio – loro lasciano scoperte delle zone interessanti per il tuo business, da “aggredire” a tuo vantaggio.
  • Obiettivi: cosa vorresti che accadesse grazie all’utilizzo dei Social? Vorresti farti conoscere a livello locale? Oppure intercettare nuovi clienti? Oppure dialogare con chi già ti conosce, proponendo nuove soluzioni che incontrino proprio i bisogni manifestati attraverso i Social.

Ora hai tutte le informazioni per partire, coerentemente a quello che hai messo nero su bianco.

Calendario alla mano, individua i giorni in cui vorrai pubblicare un contenuto. Non è necessario farlo tutti i giorni, perché non esiste una frequenza di pubblicazione perfetta e uguale per tutti, perché dipende anche dal tempo che potrai mettere a disposizione di questa attività: l’importante è dare sempre e comunque del valore a chi ti sta leggendo. Ludico, informativo, formativo, emozionale? Incontra le aspettative dei tuoi utenti, anche differenziando formati e canali. Di certo, la noia è l’ultima cosa che vogliono trovare quando sono sui social.

redazione piano editoriale

I Social sono anche generatori di business

Sapevi che i Social possono anche essere utilizzati per acquisire visibilità e contatti, investendo del budget pubblicitario? Un po’ come accadrebbe offline, ormai tutte le piattaforme più utilizzate dispongono di un’area dedicata all’advertising, in cui potrai selezionare un pubblico, un obiettivo – come aumentare il traffico al tuo sito oppure spingere il download della tua app – e monitorare giorno per giorno i risultati raggiunti. Non sempre si tratta di investire somme sconsiderate: profilando accuratamente il tuo pubblico e ottimizzando così la spesa potresti ottenere riscontri sorprendenti.

Se vorrai utilizzare i Social anche in questa modalità sarà oltremodo importante avere una corretta pianificazione, così da organizzare al meglio i contenuti “in organica” e quelli sponsorizzati, senza dispersioni o sovrapposizioni.

Ascolto e Moderazione

La community non è un’entità a sé stante, che si alimenta da sola: il tuo intervento – più o meno evidente – è sempre importante. Quando si decide di esporsi è corretto farlo in modo coerente e utile per tutti: ricorda che i tuoi utenti (o follower, in questo caso) e i loro desideri devono sempre essere messi al primo posto, perché è grazie al loro contributo che potrai davvero avere successo online (ma anche offline, in fondo).

Ascoltare le loro esigenze è uno dei motivi per cui è giusto essere sui social: spesso su questi canali i tuoi utenti si sentono più liberi di esprimersi, potendo farlo con più immediatezza e spontaneità. Prevenire e assecondare le loro richieste ti darà una marcia in più ai loro occhi e ti consentirà di fare meglio dei tuoi competitor. Puoi per esempio creare dei sondaggi o dei quiz utilizzando questi formati messi a disposizione da Instagram.

Anche la tua (discreta) presenza è importante: potresti essere interpellato in maniera più o meno esplicita dai tuoi contatti sui social, sia con messaggi privati, sia attraverso i commenti visibili a tutti: essere tempestivi nelle risposte contribuirà a renderti autorevole, affidabile e presente per i tuoi follower.

Instant Marketing

Non improvvisare non significa che non si possano creare contenuti dell’ultim’ora. Una volta che si è definita una strategia chiara e che si sono stilate delle linee guida da seguire, anche i contenuti di fruizione immediata e di breve durata possono essere estremamente ingaggianti: è il caso dell’instant marketing, ovvero quella capacità di creare e trasferire contenuti legati a fatti molto recenti, spesso in chiave ironica.

Epic win

Epic win

Epic fail

Epic fail Groupalia

Due esempi ormai noti di Epic win ed Epic Fail: nel primo caso Barilla si congratula con Leonardo di Caprio per la vincita dell’Oscar, dopo svariate nomination andate in fumo.  Riuscita.

Decisamente meno riuscito il tweet di Groupalia, che nel maggio del 2012, in occasione del terremoto che colpì l’Emilia, propose di scappare tutti per una vacanza.

Grafiche e Tool tips

Non trascurare gli elementi grafici che corredano i tuoi post: l’attenzione spesso è catturata più da immagini e video che dai contenuti testuali. Ecco alcuni tool gratuiti che potrai utilizzare per creare qualcosa di memorabile:

  • Canva: taglia, sovrapponi, incornicia, togli lo sfondo. Con Canva creare immagini, GIF, storie, copertine è semplice e divertente.
  • Photopea: è una specie di Photoshop, ma free. Indicato per chi sa già “smanettare” un pochino sul suo omologo più conosciuto.
  • Capcut: app di editing video indispensabile per gli instagrammers e tiktoker perché utilissima per creare contenuti video e storie, anche a partire dalle immagini.
  • Colortune: app per applicare filtri alle immagini, specialmente se vuoi dargli quel mood “pastel color” che è tanto di tendenza ora. Consigliatissima soprattutto per dare omogeneità visiva al feed di Instagram.
  • Boosted: app votatissima con template da utilizzare per le stories più interattive, come quiz o sondaggi su Instagram.

Il tuo sito non si posiziona su Google?

 

Dove si colloca il PED nella tua strategia digitale?

La comunicazione Social non può essere scollegata dal resto delle tue attività e iniziative commerciali, anzi: i social possono efficacemente fare da cassa di risonanza per tutti quei contenuti meno “fissi” e istituzionali, che trovano opportuno spazio su canali come il sito web oppure un tuo company profile.

Ricorda di mantenere sempre coerenza con ciò che sei offline e ciò che comunichi online: anche questo crea un rapporto di fiducia con i tuoi follower.

E la fiducia è (quasi) tutto.