I social, ormai da anni, fanno parte della nostra quotidianità e abbiamo capito quanto siano fondamentali per attirare nuovi clienti. Spesso, però, i nostri contenuti non hanno l’effetto wow auspicato e l’obiettivo di lead generation non sempre viene centrato… sbagliamo i testi? Le immagini sono poco attraenti? La nostra call to action non è chiara?
In questo articolo faremo chiarezza su come andare a stimolare l’algoritmo di Instagram e creare un contenuto “appetitoso” in maniera che il nostro post abbia le caratteristiche giuste per diventare virale.
“Caro algoritmo, io vorrei che il mio post apparisse nel feed dei miei follower…”
Dobbiamo pensare all’algoritmo come se fosse un giudice di X-Factor. Dobbiamo immaginarcelo seduto su una poltrona che visualizza il nostro post e lo “buzza” oppure lo sceglie per formare la squadra dei primi dieci post migliori. Quindi dobbiamo preparare al meglio la nostra performance e dobbiamo conoscere attentamente cosa a lui piace e cosa non vuole proprio vedere. Fate attenzione però, spesso cambia idea e modo di ragionare, quindi non è detto che ciò che premia oggi sarà premiato ancora tra un mese.
I fattori che influenzano il feed.
L’algoritmo di Instagram stabilisce l’ordine dei post che gli utenti vedono quando scrollano il loro feed. Basato su segnali specifici, dà la priorità ai post, spingendo i più rilevanti verso l’alto e dando loro la massima visibilità, mentre altri contenuti finiscono per essere collocati più in basso nel feed (quelli “buzzati”, che non hanno l’X-Factor insomma). Ma cosa spinge il giudice supremo a portare in alto il tuo post?
- Il primo fattore che tiene in conto è il grado di interesse che un profilo aziendale stimola nei follower. Il consiglio è di cercare di avere follower in target con la tua attività e che quindi siano potenzialmente interessati alle tue pubblicazioni. A un diciottenne difficilmente interesserà un profilo che propone corsi yoga dolce online, per esempio. Proponi post realizzati con cura e che soddisfino i gusti e le necessità della tua nicchia: avrai più chance di ottenere like, visualizzazioni, commenti e repost, tutti segnali che l’algoritmo interpreta positivamente. Inserisci una call to action finale per stimolare l’azione del tuo utente, ricordagli di condividere il tuo post e di salvarlo, così anche l’utente più pigro nel leggere il tuo invito all’azione lascerà un like.
Spoiler Alert: nell’ultimissimo aggiornamento l’algoritmo di Instagram spinge i post che ottengono più salvataggi.
- Il secondo fattore è quello umano. L’algoritmo guarda molto alle relazioni tra persone/profili. Capisce infatti quali sono i profili delle aziende che stanno più a cuore alle persone. Cupido? Magia? No, lo intuisce dalle interazioni che ci sono tra gli utenti. Consiglio: cerchiamo di interagire con i nostri follower, di mettere dei like con i nostri profili aziendali, di scambiare qualche messaggio in direct o di commentare qualche foto. Questa attività di pseudo-Social Selling, anche se non troppo studiata, ci porterà beneficio, quantomeno in termini di engagement, facendo sì che il nostro profilo aziendale sia riconosciuto come affine al profilo con il quale abbiamo interagito e che quindi venga mostrato nel suo feed.
- Tempo e costanza sono altri fattori di notevole importanza. L’algoritmo lavora per mostrarti i post più recenti e più interessanti: il momento in cui pubblichi non è un dettaglio da sottovalutare. Se pubblichi proprio durante le ore in cui i tuoi follower sono attivi su Instagram, avrai più possibilità di ottenere engagement e di scalare il feed. Consiglio: controlla spesso i grafici degli insight e pubblica nei giorni e negli orari nei quali i tuoi follower sono attivi. Anche la costanza di pubblicazione influisce sul successo del tuo post. Ti sarai accorto che più “posti” più ottieni engagement. Instagram premia coloro che sono attivi sulla piattaforma (è un po’ di parte) e più sarai costante, più sarai sotto l’occhio attento del giudice algoritmo che alla fine, prima o poi, ti premierà per l’impegno: l’importante è partecipare no?
- No agli hashtag spam, sì a quelli pertinenti al tuo mondo. Instagram non premia chi usa # come #followforfollow #likeforlike #likeforfollow, hashtag che negli anni sono stati utilizzati come segnale per lo scambio di like e scambio di following per far aumentare l’engagement cercando di truffare l’algoritmo. Consiglio: Cerca di utilizzare una decina di hashtag legati al tuo mondo, 4 molto utilizzati (big # sopra 100.000 post pubblicati) 4 mediamente utilizzati (da 1.000 a 100.000 post pubblicati) 2 meno utilizzati (fino a 1.000 post pubblicati).
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Dalla forma alla sostanza: come si crea un contenuto virale!
Una volta applicate le regole di forma occorre dedicarsi al contenuto.
Chi non conosce il potere dei gatti su Instagram alzi la mano! Tutti conosciamo il potere del video del gatto simpatico sui social. Sono contenuti che sono destinati a diventare virali. Ma ovviamente pubblicare video di gatti non funzionerà per tutti, specialmente se stai cercando di promuovere un’azienda. Quindi prima regola: il tuo contenuto deve riguardare il tuo pubblico, deve servire a lui.
Il secondo consiglio è quello di cercare contenuti che già sono diventati virali, così da conoscere già la strada da percorrere. Guardati in giro! Ci saranno tuoi competitor oppure brand più grandi del tuo che si rivolgono a un pubblico simile e che hanno realizzato post con i loro profili da milioni di follower, e tra quei post ci saranno contenuti che sono diventati virali. Come riconoscerlo? Dall’engagement, di norma un viral content ha un’interazione superiore di almeno 3 volte un post normale.
Parola d’ordine emozionalità: creare emozione è la prima caratteristiche di un’immagine o video virale. La vista delle immagini deve suscitare una sensazione emozionale, tenera, avventurosa, di gioia (pensiamo ai gattini). Gli utenti sono molto più predisposti alla condivisione di qualcosa che gli emozioni piuttosto che un post freddo su un prodotto. Fai attenzione ai colori, ci sono colori che suscitano emozioni positive (i colori caldi ad esempio) e altri che suscitano emozioni più serie o tristi (blu scuro).
Crea contenuti che raccontino. I contenuti più virali sono sempre quelli che si basano su un racconto. Fare pubblicità diretta non sempre “paga”, anzi, spesso è controproducente.
L’obiettivo è promuovere un prodotto o un servizio, ma farlo in modo distaccato raccontando una mini-storia ha un valore aggiunto incalcolabile e rappresenta una via di possibile successo. Alla gente piace vedere il dietro le quinte. Cerca di sbizzarrirti e di mostrare cosa ci sta dietro al tuo prodotto, racconta la tua filosofia, fai vedere come nasce la tua idea. Questi sono contenuti destinati a diventare più virali.
Trend topic. Cerca di cavalcare le mode, come sulle passerelle della Milano Fashion Week, ogni anno escono nuove tipologie di contenuti che saranno i contenuti social virali dell’anno. I topic 2021? Primo su tutti i meme, foto o video con didascalie destinate a suscitare umorismo.
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